27 Gennaio 2019

Perchè Dio non manda (più) operai per la sua messe?

By Adriano Preto Martini

Serve pregare per le vocazioni ? Perchè ci siano ancora suore e preti?

Se si come mai, dopo tanti anni di preghiera il risultato è negativo?

Credo, ma questa è la mia opinione, che probabilmente sbagliamo a pregare e certamente  sbagliamo preghiera. Innanzitutto se pregare per le vocazioni è delegare a qualcun altro quello che dovremo fare noi,  che qualcuno risolva i problemi della comunità e della fede.. capite che non sono un granchè di preghiere e non so se il Signore possa ascoltarle. Peggio se ancora intendiamo la preghiera come il voler convincere Dio a cambiare idea, il supplicare attenzione…  Quando Gesù ce l’ha ripetuto chiaramente che “Dio sa di quello che i suoi figli hanno bisogno”.

Partendo dal presupposto che Dio Padre voglia e ami ancora la chiesa e che Gesù sa di ciò che abbiamo bisogno e che lo Spirito santo è anora oggi all’opera nella Chiesa e nel Mondo, credo che occorra sbrogliare un po’ la matassa di questi discorsi sulla messe e sui suoi operai, e qui effetivamente c’è bisogno di tanta preghiera e dell’aiuto dello Spirito santo …

Perchè forse è l’idea che abbiamo di prete ( ops sacerdote, come ancora ci ostiniamo a chiamarlo dopo 50 e più anni di Concilio)  ad essere sbagliata! A cui continuiamo a chiedere di tutto e di più… come se non fossero umani, e quindi bisognosi di relazioni comunitarie e personali come tutti noi.  Ma veramente acceteremo che un ostro figlio diventasse sacerdote in questa maniera?

Di fatto le comunità hanno sempre beneficiato fino ad ora del dono di preti  venuti da altre comunità… ma se dovessero le comunità, le zone pastorali,  trovare  e coltivare i loro presbiteri e solo in un secondo momento venisse completata la formazione in seminario?
Quante comunità per i decenni scorsi non hanno mai  donato un presbitero alla chiesa diocesana, nonostante che non sia mai mancata a loro la presenza di più preti? Mi si dice che nelle comunità grandi succede così.. E noi accettiamo questa sterilità vocazioni  delle comunità come qualcosa di normale? e poi ci lamentiamo che Dio non ascolti le nostre preghiere?

Occorre forse ripensare a preti , presbiteri legati e in intima relazione  con la comunità in virtù del  medesimo battesimo,  S. Agostino riassumeva questo dicendo “Con voi sono cristiano, per voi sono vescovo “.
In passato l’idea era di un sacerdote lontano dal mondo, sterilizzato nei sentimenti e nelle relazioni, sacro inteso come separato da tutto e da tutti, certo vicino a Dio, ma fuori dal mondo! ma può oggi vivere un uomo così?

Tanti altri discorsi dovremo fare legati al cosa chiediamo di fare al prete, direi di tutto  e se avanza tempo anche di essere l’uomo della Parola, l’uomo della consolazione.. dopo che ha costruito, sistemato, aggiustato, aggiornato…
Ci fa comodo avere uno che faccia tutto per noi delegare a lui tutto anche nell’ambito religioso fino a chiedere che preghi al posto nostro… Salvo poi accorgerci, ahimè, dei danni che da essere sacro ha causato! Averlo allontanato, isolato e caricato di così tanto lavoro e potere è averlo esposto al rischio di fare e farsi del male, come gli scandali di questi decenni hanno evidenziato. sia chiaro la colpa è soggettiva e ognuno risponderà di quello che ha fatto ma non possiamo dire che le comunità hanno viglilato non tanto come carabinieri, ma circondando i suoi preti di affetto e comunione,  stimandoli e amandoli e incoraggiandoli nel servizio a Dio e ai fratelli.

Pregare per le vocazioni significhi oggi pregare perchè noi cambiamo mentalità, perchè ci purifichiamo dalle vecchie immagini di un Sacerdote tridentino o alla “don Matteo” televisivo in talare e tricorno, per cominciare a vederlo quale è un presbitero, un battezzato a cui è stato dato il servizio alla parola, ma  che vive con noi e tra noi… che è uno di noi.. magari nostro figlio! In una chiesa che ha smesso da tempo di voler essere tutto e per tutti,  perchè di fatto c’è un mondo che vive senza di essa, ma che ha la possibilità di divenire segno e testimonianza dell’amore di Dio per tutti gli uomini… grazie ai suoi preti e alla loro comunità!

Potrebbe essere che Dio stia portando avanti questa prospettiva o un’altra, magari di diaconesse o addirittura comunità guidate da figure femminili?
Forse la diminuzione di preti, è il vero risultato delle nostre preghiere e Dio sta cambiando questa chiesa e sta cercando  di aprire una strada nuova? Preghiamo, stavolta si, perchè chi ci guida abbia la docilità di ascoltare la voce dello Spirito, perchè non spetta a me, ne a noi indicare la strada e seguire lo spirito, a noi basta pregare!

Che Dio guidi la nostra amata chiesa e i nostri pastori.